Questo è il primo, di un racconto che avrà seguito… è nata l’esigenza di raccontare e condividere i lavori svolti, in questi anni così speciali della mia vita e del mio lavoro.
Ho avuto occasione di seguire alcuni progetti meravigliosi, affiancandomi a figure dalla sensibilità spiccata e motivate dall’obbiettivo di ottenere interni caratterizzati dalla personalità, dalla cultura e dalla storia. Si sono create così contaminazioni spontanee, grazie all’utilizzo di oggetti appartenenti alla storia di queste persone, affiancati ad importanti icone del Design storico Scandinavo.
Il risultato è in genere, di grande carattere e unico nella personalizzazione autentica degli ambienti.
La prima casa che vorrei raccontarvi, si trova in una zona residenziale della città di Parma.
Si tratta di una ristrutturazione seguita e curata dall’Architetto Erika Caggiati (Studio Caggiati Paini Architetti).
La scelta sugli esterni è stata quella di conservare gli elementi che caratterizzano le tipiche case degli anni ’40 della zona, a parte una rilettura dei colori della facciata e di due pergole in ferro realizzate su disegno ; mentre l’interno è stato completamente reinterpretato ; non più la suddivisione in piccole stanze, ma si è compiuta una sottrazione per aprire e svuotare lo spazio , giocando il più possibile con la luce, enfatizzando anche la scelta di colori chiari per le pareti, e aprire nuove prospettive sul verde .
All’interno di questo nuovo spazio “vuoto”, la creazione di due centri: l’elemento camino bifacciale che mette in comunicazione i due living (rivestito, come tutti i bagni della casa, da mosaici prodotti da Mutina), e l’elemento della scala.
La tradizionale scala in muratura è stata demolita e nel vano che si è ottenuto, è stata letteralmente calata una struttura in ferro con funzione di scala – libreria- parapetto, alta sette metri, che distribuisce verticalmente tutta la casa.
L’amore per il design e la pittura del Novecento, è il filo conduttore nella scelta degli oggetti, delle opere d’arte e dell’arredo.
Nel living e nella zona pranzo, trovano infatti la giusta collocazione mobili originali d’epoca della tradizione scandinava, firmati da architetti come Hans Wegner, Borge Mogensen, Niels O. Moller. L’interpretazione moderna e sobria dei tessuti è stata ottenuta grazie ad una selezione dei prodotti della ditta danese Kvadrat.
I tappeti, come i quadri, portano firme di importanti esponenti dell’arte del Novecento italiano.
L’amore per la luce, non solo naturale, coniuga luci storiche dei più grandi designer come F.L. Wright, Jean Prouvè, Gio Ponti, Achille Castiglioni e Bruno Munari, insieme alle luci di nuova produzione della ditta italiana Davide Groppi.
Il risultato finale di questi ambienti, dove convivono mondi e culture differenti, ma uniti da un unico spirito ed un gusto preciso e coerente, è di grande personalità e unicità.
Come ogni progetto dovrebbe essere, l’espressione di chi lo abita.
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